Con un comunicato del 17 giugno 2025, l’Albo nazionale gestori ambientali chiarisce le modalità per il trasporto e la gestione dei rifiuti da eventi post-calamità, alla luce della nuova Legge Quadro 40/2025 sulla ricostruzione post-emergenziale.
Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Il codice EER 20.03.99 nelle autorizzazioni per il trasporto e la gestione di rifiuti urbani da eventi di calamità
Come anticipato, l’Albo nazionale gestori ambientali ha recentemente aggiornato le proprie indicazioni operative in merito al trasporto dei rifiuti derivanti da eventi calamitosi, in conformità con la nuova Legge Quadro 40/2025.
Il comunicato del 17 giugno 2025 rappresenta un importante passo avanti nella gestione delle emergenze ambientali, chiarendo come le imprese iscritte in categoria 1 possano integrare, in via preventiva, il codice EER 20.03.99 nelle loro autorizzazioni.
Questo codice fa riferimento ai rifiuti urbani non pericolosi generati a seguito di calamità naturali, contribuendo a uniformare e semplificare le procedure operative in situazioni ad alta criticità.
La Legge 40/2025, entrata in vigore lo scorso 2 aprile, costituisce la nuova cornice normativa per la ricostruzione post-calamità, introducendo criteri omogenei per il trattamento dei rifiuti originati da fenomeni come alluvioni, terremoti e incendi.
Tra le novità principali vi è la definizione normativa dei rifiuti derivanti da eventi calamitosi come rifiuti urbani non pericolosi, identificati con il codice EER 20.03.99.
Sono esclusi quelli contenenti amianto, ma vengono inclusi quelli che residuano dalla selezione di matrici contenenti amianto, RAEE, rifiuti pericolosi, pile e accumulatori.
Questa classificazione permette di stabilire in anticipo criteri di raccolta e smaltimento, evitando di ricorrere ogni volta a misure straordinarie caso per caso.
Nonostante la chiarezza fornita dalla Legge Quadro, la normativa non introduce deroghe automatiche all’iscrizione all’Albo per quanto riguarda il trasporto dei rifiuti calamitosi.
Di conseguenza, anche in contesti di emergenza, sarà necessario fare riferimento alle ordinanze contingibili e urgenti previste dall’art. 191 del D.lgs. 152/2006, salvo che le imprese abbiano già aggiornato le proprie autorizzazioni.
Questo significa che, in assenza di un’integrazione preventiva del codice EER 20.03.99, le imprese dovranno attendere specifici provvedimenti emergenziali per poter intervenire, rischiando ritardi operativi in situazioni dove il tempo rappresenta una variabile critica.
L’iniziativa dell’Albo: aggiornare le autorizzazioni per prevenire ritardi
Proprio per evitare questa dipendenza da ordinanze straordinarie, l’Albo ha invitato le imprese iscritte in categoria 1 a valutare l’opportunità di integrare sin da subito nelle proprie autorizzazioni il codice specifico legato ai rifiuti post-calamità.
Questa possibilità consente agli operatori del settore di anticipare i tempi di reazione in caso di emergenze ambientali, contribuendo a una gestione più rapida ed efficiente dei rifiuti.
L’integrazione, inoltre, rafforza il profilo operativo delle aziende, che potranno dimostrarsi già pronte a intervenire in contesti critici, collaborando in maniera più incisiva con le autorità locali.
L’Albo ha inoltre chiarito che la domanda di aggiornamento può essere presentata in qualsiasi momento, attraverso il portale telematico.
Le imprese dovranno accedere alla propria area riservata e allegare una relazione tecnica in cui si specifichi che la richiesta è motivata dall’adeguamento alla Legge Quadro 40/2025.
È importante precisare che non si tratta di un nuovo procedimento di iscrizione, bensì di una modifica dell’autorizzazione esistente, finalizzata ad abilitare l’impresa al trasporto del rifiuto urbano codificato come 20.03.99.
Questa operazione si configura quindi come un atto volontario da parte delle imprese, ma fortemente consigliato per chi intende operare nel settore delle emergenze ambientali o nei contesti di ricostruzione post-disastro.
Un’occasione di crescita per le imprese del settore
L’intervento dell’Albo nazionale gestori ambientali rappresenta un invito alla proattività per tutte le aziende del settore rifiuti.
Adeguarsi alle disposizioni della Legge Quadro 40/2025 non significa solo rispettare un dettato normativo, ma anche costruire un vantaggio operativo e reputazionale.
In un contesto in cui le calamità naturali sono purtroppo sempre più frequenti, le imprese che avranno già predisposto le proprie autorizzazioni per intervenire in modo tempestivo si troveranno in una posizione di leadership operativa.
Aggiornare la propria iscrizione all’Albo con il codice EER 20.03.99 rappresenta quindi una scelta strategica.
La quale consente di semplificare le procedure, accorciare i tempi di intervento e collaborare attivamente con il sistema pubblico di gestione delle emergenze.
Le imprese interessate sono invitate ad agire ora, senza attendere nuove crisi, per garantire efficienza, tempestività e responsabilità nella gestione dei rifiuti generati da eventi calamitosi.