Nuove misure ambientali in vigore: istituito il Nucleo end of waste e fondi per il mare

La Legge 9 maggio 2025, n. 69 introduce importanti innovazioni in campo ambientale: nasce il Nucleo end of waste, proseguono gli interventi nella Terra dei fuochi e si potenziano le attività di monitoraggio marino.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Supporto tecnico per i regolamenti “end of waste” e nuove risorse per il Progetto MER

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 9 maggio 2025, n. 69, entra ufficialmente in vigore la normativa che converte, con modifiche, il decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25

Il quale, ricordiamo, contiene disposizioni urgenti sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni. 

Il testo introduce anche misure rilevanti in ambito ambientale, che toccano settori cruciali come la gestione dei rifiuti, le bonifiche ambientali, la tutela del mare e la pianificazione tariffaria comunale.

Una delle innovazioni più significative è contenuta nell’articolo 2, comma 2-bis, che prevede, a partire dal 1° gennaio 2026, l’istituzione del cosiddetto “Nucleo end of waste” (NEW)

Questa nuova struttura sarà funzionalmente subordinata al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica

Inoltre, avrà il compito di fornire un supporto tecnico qualificato per l’elaborazione dei regolamenti nazionali riguardanti i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto.

Il concetto di end of waste è centrale nella normativa europea e nazionale, in quanto consente di riconoscere come prodotto un materiale precedentemente considerato rifiuto, a condizione che soddisfi determinati requisiti ambientali e tecnici. 

Il nuovo nucleo tecnico potrà quindi facilitare e velocizzare l’adozione di tali regolamenti, promuovendo l’economia circolare e una maggiore uniformità normativa a livello nazionale.

L’articolo 10 del provvedimento amplia le competenze del Commissario unico, già nominato in base al decreto-legge 111/2019, attribuendogli nuove responsabilità relative alla bonifica ambientale dell’area denominata “Terra dei fuochi”.

Questa zona, tristemente nota per i roghi illegali di rifiuti e l’inquinamento diffuso, rappresenta da anni una delle maggiori emergenze ambientali del Paese. 

Il legislatore punta ora su un approccio centralizzato e più incisivo, affidando a una figura commissariale l’onere di coordinare, accelerare e monitorare gli interventi di risanamento, con l’obiettivo di restituire vivibilità e sicurezza ai territori coinvolti.

TARI e tariffa rifiuti: proroga per i Comuni

Con l’articolo 10-ter, viene disposta una proroga al 30 giugno 2025 del termine entro il quale i Comuni possono approvare i piani finanziari relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani. 

In aggiunta vi sono anche le tariffe e i regolamenti della TARI (Tassa sui Rifiuti) e della tariffa corrispettiva. Ricordiamo che il termine precedente era fissato al 30 aprile. 

La proroga risponde alla necessità di garantire maggiore flessibilità agli enti locali, consentendo loro di operare una pianificazione più accurata in un periodo di continui aggiornamenti normativi e tecnici nel settore della gestione dei rifiuti.

Questa misura è particolarmente importante anche in vista dell’introduzione delle nuove metodologie ARERA per il calcolo delle tariffe, che richiedono agli uffici tecnici comunali un lavoro significativo di adeguamento e verifica.

6 milioni a ISPRA per la tutela del mare

Infine, l’articolo 19, comma 2-bis, autorizza un finanziamento di 6 milioni di euro per il 2025 a favore dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Nello specifico, le risorse saranno destinate al potenziamento delle attività di monitoraggio dell’ambiente marino, caratterizzazione ecologica dei fondali e mappatura dettagliata delle aree marine.

Tali interventi sono direttamente collegati al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), in particolare alla Missione 2, Componente 4, Investimento 3.5 – Progetto MER (Marine Ecosystem Restoration)

L’obiettivo è promuovere una gestione sostenibile e integrata degli ecosistemi marini, con benefici attesi sia sul piano ambientale che economico, grazie alla valorizzazione della biodiversità e alla riduzione degli impatti antropici.

In altre parole, la Legge 69/2025 segna un passo in avanti nell’integrazione tra efficienza amministrativa e tutela ambientale, grazie a interventi mirati che affrontano temi strategici come la gestione dei rifiuti, il risanamento del territorio e la protezione del mare.

Con l’istituzione del Nucleo end of waste, la proroga per la programmazione tariffaria comunale, il rafforzamento degli interventi nella Terra dei fuochi e i nuovi investimenti per l’ambiente marino, il Governo punta a rafforzare la capacità delle istituzioni di rispondere con prontezza ed efficacia alle sfide ambientali contemporanee.

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