Lotta globale agli inquinanti: l’UE approva nuove restrizioni nella Convenzione di Stoccolma

L’Unione europea ha adottato la Decisione (UE) 2025/868 in vista della prossima conferenza della Convenzione di Stoccolma, sostenendo nuove restrizioni su sostanze chimiche inquinanti altamente persistenti e deroghe limitate per applicazioni militari e aerospaziali.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Paraffine clorurate, clorpirifos e PFC a catena lunga: le nuove sostanze inquinanti sotto osservazione dell’UE

L’Unione europea interviene ancora una volta sul fronte della lotta agli inquinanti organici persistenti (POP), approvando una posizione formale in vista della dodicesima conferenza delle parti della Convenzione di Stoccolma. 

La Decisione (UE) 2025/868 del Consiglio, pubblicata il 12 maggio 2025 nella Gazzetta ufficiale dell’UE, definisce l’orientamento dell’Unione sulle modifiche proposte all’allegato A della Convenzione

Il tutto con un obiettivo chiaro: limitare e, ove possibile, eliminare l’uso di sostanze chimiche pericolose per l’ambiente e la salute umana.

Tre sono le classi di sostanze al centro dell’iniziativa europea. La prima riguarda le paraffine clorurate a catena media (C14-C17) con un contenuto di cloro pari o superiore al 45% in peso.

L’UE sostiene la loro inclusione nell’elenco delle sostanze da eliminare, ma con deroghe specifiche per usi ritenuti ancora essenziali in settori altamente specializzati. 

Tra queste applicazioni figurano rivestimenti, lubrificanti, munizioni e imballaggi per il comparto aerospaziale e della difesa.

Per queste destinazioni, l’Unione chiede una proroga delle attuali deroghe fino al 2041, con possibilità di ulteriore estensione fino al termine della vita utile di attrezzature e pezzi di ricambio che richiedano l’impiego della sostanza.

La seconda sostanza in questione è il clorpirifos, un insetticida già oggetto di divieti a livello europeo per i suoi comprovati effetti neurotossici. 

L’UE si schiera per la sua inclusione nell’allegato A, aderendo alle raccomandazioni del Comitato di revisione dei POP (POPRC) che prevedono limitate eccezioni d’uso.

Infine, l’Unione sostiene l’inserimento degli acidi perfluorocarbossilici a catena lunga, dei loro sali e dei composti correlati. 

Queste sostanze, note per la loro estrema persistenza e bioaccumulabilità, sono ampiamente utilizzate in ambiti industriali e nei prodotti di consumo. 

Le deroghe previste permetteranno una transizione più fluida verso alternative meno impattanti, sempre sotto il monitoraggio delle autorità competenti.

Equilibrio tra obiettivi ambientali e continuità tecnica

La posizione dell’UE si fonda su un approccio bilanciato, che da un lato promuove l’eliminazione di sostanze pericolose, e dall’altro riconosce la necessità di deroghe mirate in determinati settori in cui non esistono ancora sostituti tecnicamente validi. 

L’estensione fino al 2041 per le deroghe in ambito aerospaziale e difensivo risponde all’esigenza di mantenere operative tecnologie strategiche che impiegano queste sostanze in quantità limitate ma non sostituibili nel breve termine.

Tutte le deroghe proposte sono sottoposte a scadenze precise e a clausole che ne limitano l’impiego, in attesa che la ricerca tecnologica renda disponibili opzioni compatibili con i requisiti della Convenzione.

Con questa decisione, l’UE riafferma il proprio ruolo guida nella regolamentazione internazionale delle sostanze chimiche pericolose, partecipando attivamente al processo di aggiornamento della Convenzione di Stoccolma. 

La posizione presentata si inserisce pienamente negli obiettivi del Green Deal europeo, che punta a ridurre l’inquinamento e tutelare la salute pubblica attraverso un controllo più rigoroso delle sostanze chimiche.

La conferenza delle parti, a cui parteciperanno i firmatari della Convenzione da tutto il mondo, rappresenterà il momento decisivo per definire l’evoluzione degli standard internazionali su questi composti. 

L’UE intende portare avanti un’agenda che spinga per l’eliminazione progressiva dei POP e l’introduzione di politiche più ambiziose in materia di gestione delle sostanze pericolose.

Verso un futuro più sicuro

Il sostegno europeo alle modifiche dell’allegato A è frutto di un lavoro tecnico-politico che tiene conto sia delle valutazioni scientifiche fornite dal POPRC, sia delle esigenze industriali di transizione. 

Le deroghe non sono pensate per garantire impunità, ma per accompagnare il cambiamento tecnologico in modo sostenibile, evitando impatti improvvisi o rischi operativi in settori delicati.

Si conferma così una strategia che punta alla progressiva eliminazione degli inquinanti più dannosi, senza compromettere l’innovazione o la sicurezza, ma favorendo una transizione responsabile verso materiali più sicuri e tecnologie più pulite.

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