Con una recente risposta a un interpello, il Ministero dell’Ambiente ha fornito precisazioni sui requisiti e le condizioni che consentono al legale rappresentante di assumere la funzione di responsabile tecnico senza verifica di idoneità iniziale per l’iscrizione all’Albo.
Ma quali sono questi chiarimenti? Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Focus sulla durata del mandato e sulle condizioni per ricoprire il ruolo di responsabile tecnico nell’iscrizione all’Albo
Come anticipato, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha fornito nuove e rilevanti precisazioni in merito ai requisiti richiesti per i legali rappresentanti che intendono assumere la funzione di responsabile tecnico nelle imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Le indicazioni sono arrivate attraverso la risposta all’interpello n. 78183 del 24 aprile 2025, che ha fatto chiarezza su un aspetto spesso oggetto di dubbi interpretativi da parte degli operatori del settore.
La questione riguarda la possibilità per il legale rappresentante di un’impresa, ai sensi dell’articolo 212 del Decreto Legislativo n. 152/2006, di assumere il ruolo di responsabile tecnico per tutte le categorie di iscrizione all’Albo.
Tutto ciò senza dover sostenere la verifica di idoneità iniziale e quelle di aggiornamento previste dalla normativa vigente.
Questo è possibile solo a determinate condizioni, in particolare per i rappresentanti legali che abbiano ricoperto tale incarico per almeno tre anni consecutivi.
Il Ministero ha a tal proposito chiarito che questa possibilità costituisce un’eccezione limitata rispetto alla regola generale stabilita dal D.M. n. 120/2014.
L’esonero riguarda infatti esclusivamente la verifica di idoneità iniziale e quelle di aggiornamento previste dall’articolo 12, comma 4, lettera c) del decreto ministeriale.
Non vengono invece derogati gli altri requisiti previsti, in particolare quelli indicati alle lettere a) e b) dello stesso comma, che devono comunque essere soddisfatti per poter svolgere l’incarico.
La regola dei tre anni: validi solo durante l’iscrizione all’Albo
Un aspetto particolarmente significativo evidenziato dal Ministero riguarda la maturazione del requisito dei tre anni consecutivi come legale rappresentante.
La norma (articolo 212, comma 16-bis, del D.lgs. 152/2006) non specifica espressamente il periodo di riferimento per il calcolo di tale requisito.
Tuttavia, il Ministero ha precisato che questi tre anni devono riferirsi a un arco temporale in cui l’impresa sia regolarmente iscritta all’Albo e operi nelle attività indicate dall’articolo 8 del D.M. 120/2014, ovvero quelle proprie delle categorie di iscrizione all’Albo.
In altre parole, non è sufficiente aver ricoperto il ruolo di legale rappresentante per tre anni consecutivi in qualsiasi momento della vita dell’impresa.
Risulta infatti necessario che tale periodo sia coincidente con l’effettivo svolgimento delle attività gestionali regolate dall’Albo e durante l’effettiva iscrizione dell’impresa stessa.
Questo chiarimento è cruciale per evitare interpretazioni estensive che potrebbero svuotare di contenuto il requisito normativo.
Il Ministero ha inoltre sottolineato che l’esonero previsto dall’articolo 212, comma 16-bis, si applica esclusivamente per la durata dell’incarico di legale rappresentante.
Ciò significa che la possibilità di ricoprire la funzione di responsabile tecnico senza superare le verifiche decade automaticamente al termine del mandato.
Con la cessazione della rappresentanza legale, il soggetto non può più avvalersi dell’esenzione e, per continuare a svolgere il ruolo di responsabile tecnico, dovrà necessariamente superare la verifica di idoneità prevista per legge.
Tra semplificazione e garanzie normative
Queste precisazioni si inseriscono in un quadro normativo complesso, nel quale la figura del responsabile tecnico riveste un ruolo centrale per garantire la corretta gestione dei rifiuti e la conformità alle disposizioni ambientali.
La possibilità di esonerare il legale rappresentante da alcune verifiche si configura come una semplificazione circoscritta, finalizzata a premiare l’esperienza maturata nel ruolo, ma senza compromettere i requisiti essenziali di qualificazione.
Per le imprese interessate, è dunque fondamentale verificare attentamente il possesso dei requisiti richiesti e la coincidenza temporale del periodo di rappresentanza con l’attività dell’impresa iscritta all’Albo.
Solo in questo modo sarà possibile beneficiare dell’esenzione prevista e nominare il legale rappresentante come responsabile tecnico senza incorrere in irregolarità.
In altre parole, il chiarimento del Ministero offre un orientamento utile per i futuri controlli da parte delle autorità competenti, contribuendo a uniformare l’applicazione della normativa sul territorio nazionale e a ridurre i margini di incertezza interpretativa.